Cheratocono Como
Può accadere talvolta di percepire le immagini come sfocate, non più nitide. Ciò che vediamo non è più chiaro, e si possono accusare sintomi molto simili a quelli della miopia o dell’astigmatismo. In realtà potrebbe trattarsi di un cambiamento di forma della cornea, che in certi casi si assottiglia, assumendo la forma di un cono: se la diagnosi verrà confermata ci troveremo di fronte al cosiddetto cheratocono. Ma cos’è e come si combatte questa patologia?
Come si presenta questa patologia?
Quando la cornea si assottiglia e cambia decisamente forma, assumendo la caratteristica di un cono, l’oculista diagnostica un cheratocono, una patologia non infiammatoria ma purtroppo degenerativa che compromette le prestazioni dell’occhio e della vista. Le cause possono essere attribuite sia a traumi ripetuti nel tempo (è il caso, ad esempio, delle conseguenze date dalla nevralgia del trigemino) sia a conformazione genetica. Si associa molto spesso a congiuntivite allergica, astigmatismo, miopia o, più raramente, ad ipermetropia (anche se non tutti coloro che soffrono di astigmatismo, miopia e ipermetropia vanno incontro a cheratocono) Ogni bravo oculista in tutta Italia, così come a Como, saprà riconoscere un cheratocono, e proporre le giuste cure per combatterlo.
Come si diagnostica e come si cura?
Il primo esame che viene eseguito in questi casi, anche presso centri oculistici a Como per diagnosticare un cheratocono, è l’oftalmometria, che misura il grado di curvatura della cornea. Successivamente, per attestare il livello di gravità della patologia, si passa alla topografia corneale, con misurazione dello spessore di questo organo, in modo da valutarne le variazioni per tutto il raggio della curvatura. Il miglior metodo per correggere tale difetto resta, comunque, quello dell’utilizzo di buone e specifiche lenti a contatto, che andranno a fermare e a contrastare la deformazione conica della cornea. In caso di aggravamento della patologia, associata ad una perforazione della cornea, infine, l’unico metodo risolutivo è quello del trapianto di quest’ultima.